I rappresentanti delle associazioni nei processi di gara in sanità

 

La Regione Toscana, pioniera in Italia, ha avviato un progetto sperimentale, promosso da ESTAR e ALTEMS, per includere rappresentanti dei pazienti nei collegi tecnici che redigono i capitolati di gara

di LINA DELLEMONACHE Responsabile rapporti con le Associazioni del Patient Advocacy Lab

 

Con la regionalizzazione degli acquisti in Sanità, inizialmente, abbiamo assistito alla pubblicazione di gare al massimo ribasso, le parole chiavi erano il risparmio e il contenimento della spesa a scapito dell’equità di accesso alle tecnologie (farmaci e device) e al diritto alle cure sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione. I Pazienti e i Cittadini relegati al solo ruolo di fruitori dei servizi e dei beni acquistati. 

Il nuovo Codice degli Appalti e il successivo Correttivo hanno introdotto nuovi strumenti e principi per realizzare gli acquisti in Sanità, il principio della qualità, della trasparenza, quello Sociale e Ambientale, ma soprattutto introducendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, lo strumento dell’accordo quadro, la programmazione degli acquisti e le consultazioni di mercato. 

Anche le Associazioni dei pazienti hanno preso coscienza che il loro contributo al procurement Sanitario può garantire acquisti realizzati rispettando i principi della qualità dei prodotti e del Valore basati sulla Sostenibilità e non sul contenimento della spesa.

Attualmente lo strumento della Consultazione preliminare di mercato e scarsamente utilizzato inoltre non consente alle Associazioni dei Pazienti di indirizzare gli acquisti che devono garantire il miglioramento della qualità di vita, la continuità terapeutica, l’equità di accesso alle varie tecnologie per evitare acquisti di prodotti di scarsa qualità che comprometterebbero la gestione della malattia.

Dal quadro normativo si evince la necessità e l’opportunità del coinvolgimento dei rappresentanti delle associazioni dei pazienti, adeguatamente formati, nei collegi tecnici regionali per la predisposizione dei capitolati tecnici insieme alle altre figure professionali.
La Regione Toscana, prima in Italia, con Delibera di Giunta definisce le Linee di indirizzo sul coinvolgimento del paziente rappresentante di Associazioni civiche, nel percorso di acquisto dei dispositivi medici” ha avviato un progetto sperimentale per il coinvolgimento dei pazienti in alcune gare dei dispositivi medici e di farmaci. 

ESTAR ed ALTEMS hanno progettato insieme la realizzazione di tre Corsi di formazione conclusi lo scorso aprile, riservati ai rappresentanti dei Pazienti e dei Cittadini. 

Hanno frequentato i corsi singoli rappresentanti delle Associazioni toscane ma anche di organizzazioni nazionali, per acquisire competenze specifiche sui capitolati tecnici, sulle normative dei dispositivi medici e farmaci, sul nuovo quadro normativo per gli appalti pubblici, sulla progettazione della gara e le aree di sostenibilità, sulla trasparenza e sull’hHealth Technology Assessment, questi alcuni esempi dei temi trattati dai docenti di ESTAR e di ALTEMS. 

Da tutor ho percepito l’entusiasmo, le difficoltà, il mettersi in gioco, l’impegno ma soprattutto il desiderio di diventare parte del cambiamento nel procurement sanitario, con l’obiettivo di inserirsi, con l’aiuto della formazione, nelle fasi di programmazione, definizione del fabbisogno e redazione del capitolato tecnico di una Gara regionale sull’area sanitaria di competenza. Raggiungendo così due importanti obiettivi quello di contribuire a dare valore all’acquisto e quello di soddisfare i bisogni dei pazienti che ciascuna Associazione rappresenta. 

Il Corso rappresenta un progetto pilota innovativo e di successo, alcuni tra i diplomati stanno già sperimentando, attraverso la co-programmazione e co-progettazione di una gara, il loro coinvolgimento nel Colleggio tecnico regionale. 

Parte spontaneo l’appello alle altre Regioni d’Italia di programmare corsi di formazione simili, affinché il contributo delle Associazioni dei pazienti possa rappresentare quel valore esperenziale aggiunto di chi vive ogni giorno con la propria patologia e sa quali siano i bisogni e le necessità per migliorare attraverso l’innovazione coniugata alla sostenibilità della propria vita.
 

Appuntamento al 3 novembre per la terza ed ultima edizione del Corso.

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