Breast Unit, un corso per preparare volontari

Inaugurato alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, il percorso imperniato sul volontariato nei centri di senologia.

Dopo il successo riscontrato con il corso di Milano, che ha registrato l’88% di apprezzamento da parte delle partecipanti, è stata inaugurata oggi, presso la Facoltà di Economia nel campus di Roma dell’Università Cattolica, alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, la seconda edizione del Corso di Alta Formazione imperniato sul volontariato nei centri di senologia, realizzato da Europa Donna Italia, il movimento per i diritti delle donne con tumore al seno, in collaborazione con l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Ateneo (ALTEMS).


 

“Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere, nata da un’esigenza precisa: quella di offrire alle Associazioni le competenze specifiche per ottenere il riconoscimento di interlocutore qualificato e affidabile all’interno dei centri multidisciplinari di senologia (Breast Unit)” spiega Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia. “Per legge queste strutture specializzate prevedono al loro interno un’associazione di volontariato, come punto di riferimento per medici, pazienti e amministratori locali e regionali. Un ruolo complesso e delicato, che necessita di volontarie consapevoli e preparate.” Continua D’Antona: “Sono oggi più di 100 le Breast Unit in Italia che hanno nel proprio organico un’associazione di volontariato: un numero destinato a crescere, insieme all’esigenza di una sempre più stretta ed efficace collaborazione tra volontariato e struttura.”

“Il lavoro in team permette di conciliare l’accessibilità alle cure delle persone affette da cancro e la sostenibilità economica del sistema stesso”, commenta Americo Cicchetti, Direttore dell'ALTEMS: “poter formare le volontarie italiane che porteranno le loro competenze nelle numerose Breast Unit presenti sul territorio italiano è per l’Università un grande compito e una grande responsabilità.”

“La Regione Lazio – commenta l’Assessore regionale Alessio D’Amatoha messo in atto una serie di accordi formali e sinergie con il mondo dell’associazionismo nell’ambito della prevenzione dei tumori con l’obiettivo di rendere sempre più efficaci i messaggi sulla prevenzione oncologica. Stiamo aprendo una nuova stagione di partecipazione dell’associazionismo attraverso il ‘Participation Act’, con l’obiettivo di creare un modello Lazio per una sanità partecipata al quale hanno già aderito oltre 50 associazioni”.

“La forza dell’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, che si articola in 55 Comitati operativi diffusi su tutto il territorio italiano, è il rapporto costante con le Aziende Sanitarie di cui integriamo le attività attraverso accordi convenzionali e campagne per promuovere la diagnosi precoce e l’istituzione delle Breast Unit”, dichiara Flori Degrassi, Presidente di A.N.D.O.S. “Abbiamo aderito subito alla proposta di Europa Donna Italia perché riteniamo importante acquisire competenza specifica atta ad operare nei centri di senologia e rafforzare la rete tra associazioni, indispensabile per offrire il miglior supporto possibile alle donne in una fase così dolorosa della loro vita.”

“Se saremo uniti, saremo forti e se saremo forti, ci libereremo dal tumore più̀ devastante del genere femminile: il cancro al seno, big killer n. 1”, dichiara il senologo Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). “La lodevole iniziativa di Europa Donna Italia trova la LILT a suo fianco e l’insieme delle varie competenze professionali, cementate dalla forza genuina del volontariato, non tarderà̀ a dare risposte concrete sia sotto l’aspetto scientifico sia sotto l’aspetto umano, per vincere il cancro al seno!”

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