Abbiamo i numeri giusti: Il valore dell’Aderenza alle terapie e dell’engagement dei pazienti per la salute e la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale 


Il Prof. Americo Cicchetti e la Prof.ssa Guendalina Graffigna illustrano gli obiettivi di “ABBIAMO I NUMERI GIUSTI”, il progetto frutto di una collaborazione interdisciplinare tra l’Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari) e il Centro di Ricerca di EngageMinds Hub dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.


Il Prof. Walter Ricciardi – Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – e il Prof. Americo Cicchetti – Direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – sottolineano l’importanza di una corretta aderenza terapeutica per migliorare la qualità della vita dei pazienti e garantire la sostenibilità della spesa per il Sistema Sanitario Nazionale.


Il Dott. Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute, e il Prof. Americo Cicchetti – Direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, prospettano le possibilità di miglioramento della sostenibilità del Sistema Sanitario Italiano.


L’aderenza alle terapie mediche è un problema su cui si dibatte da più di 30 anni [1-3]. Nel 2003 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un documento [4] sul problema dell’aderenza, in cui viene sottolineata la dimensione del problema in riferimento a varie malattie croniche (tra cui asma e diabete). In particolare, l’aumento dell’impatto della scarsa aderenza viene messo in relazione all’aumento delle cronicità nel mondo. È evidente che sono richiesti interventi forti e strutturati per favorire l’incremento dell’aderenza alle terapie, che richiedono un investimento inziale in termini di specifiche politiche.

Per aderenza terapeutica si intende il grado di correlazione tra il comportamento di un paziente finalizzato alla gestione di una determinata patologia e la prescrizione effettiva indicata dal medico per la stessa specifica patologia. Con il termine aderenza si fa riferimento a due aspetti: alla “compliance”, ossia l’adesione alle modalità di assunzione di un farmaco in termini di dosaggio e frequenza indicati dal medico, e alla “persistenza”, ossia il periodo di tempo in cui il paziente assume il farmaco prescritto in modo continuativo. Quando si parla di non aderenza, invece, si intende: i) un'incompleta attuazione delle prescrizioni; ii) una prematura interruzione della terapia; iii) il fallimento di un programma terapeutico. Numerose sono le evidenze che dimostrano come molti pazienti non siano aderenti alle terapie perché non assumono correttamente la terapia prescritta o la interrompono. Questo fenomeno risulta da cause complesse, è difficile da misurare ed è talvolta sottostimato dal punto di vista della frequenza.

Le conseguenze prognostiche sono negative e richiedono complessi interventi per ripristinare la qualità complessiva delle cure. Gli ultimi decenni, infatti, hanno visto un viraggio profondo dei modelli di cura verso una sempre maggiore valorizzazione del ruolo della persona, vista come soggetto attivo ed “esperto” all’interno del processo clinico-assistenziale. D’altro canto, i sistemi sanitari si trovano a interloquire con persone che esprimono il desiderio di avere un ruolo più attivo in tutte le fasi del percorso sanitario e di conoscere in maniera approfondita tutte le possibili opzioni di trattamento, i relativi vantaggi e i rischi. Alla luce di questo scenario, il concetto di patient engagement (o coinvolgimento attivo del malato) ha assunto crescente attenzione in sanità [5]. La letteratura scientifica internazionale addita il patient engagement quale conditio sine qua non per l’innovazione sanitaria.

L’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) dell’Università Cattolica e il Centro di Ricerca Engageminds-HUB dell’Università Cattolica, con il contributo non condizionante di Merck, hanno avviato uno studio che si pone come obiettivo la promozione dell’aderenza alle terapie e l’engagement dei pazienti nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale attraverso nuovi strumenti.

Aumentare il livello dell’aderenza può voler dire migliorare i risultati raggiungibili in termini di qualità di vita e di quantità di risorse utilizzate. Inoltre, l’aumento dell’aderenza implicherebbe il conseguimento di un impatto fiscale positivo. È evidente che sono richiesti forti e strutturati interventi per l’incremento dell’aderenza alle terapie, pur impiegando un investimento inziale in termini di specifiche politiche. Le Istituzioni dovrebbero sviluppare interventi politici e sistemi di incentivi volti a migliorare il livello di aderenza terapeutica dei pazienti per poter raggiungere sia un miglioramento del benessere sia un’importante riduzione dello spreco di risorse.

 

 

Bibliografia

[1] Haynes RB. Determinants of compliance: The disease and the mechanics of treatment. Baltimore MD, Johns Hopkins University Press, 1979.

[2] Di Matteo MR, Di Nicola DD. Achieving patient compliance. New York, Pergamon, 1982.

[3] Rand CS. Measuring adherence with therapy for chronic diseases: implications for the treatment of heterozygous familial hypercholesterolemia. Am J Cardio, 1993; 72: 68D-74D.

[4] Adherence to long-term therapies. Evidence for action. Geneva, World Health Organization, 2003.

[5] Weil AR. The patient engagement imperative. Health Aff 2016; 35: 56.

 

 

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