Essere esperti sì, ma non può risolversi tutto con una relazione individuale

La Regione Toscana ha pubblicato una delibera nella quale si propone di inserire la figura del “Paziente esperto” nelle varie fasi delle procedure di gara, promosse dalla centrale acquisti ESTAR.

Ne è nato un acceso dibattito al quale ha partecipato anche ALTEMS, aprendo un dialogo con la Regione e con le numerose associazioni che collaborano con il Patient Advocacy Lab. Nell'articolo firmato da Americo Cicchetti e Teresa Petrangolini, pubblicato su Quotidianosanità, si legge:

"...essere competenti, fare associazionismo, interloquire con le istituzioni. Questi sono i pilastri valoriali delle organizzazioni che sono nate per tutelare gli interessi e la prospettiva dei pazienti e dei cittadini nel sistema sanitario. In questo quadro ha fatto abbastanza scalpore una delibera della Regione Toscana che introduce la figura del Paziente Esperto nelle procedure di gara promosse da ESTAR, centrale acquisti della medesima regione.
Che i pazienti debbano essere sempre più competenti per giocare un ruolo di attori che partecipano alla costruzione delle politiche sanitarie è un assunto che ormai condividono sia le associazioni, che i loro interlocutori. Non a caso si sono moltiplicate negli anni le iniziative di formazione loro rivolte. ALTEMS ne è uno degli esempi con il suo Patient Advocacy Lab (PAL) e il Master che promuove con successo ormai da 4 anni e che, per un anno intero ed una frequenza molto stretta, raccoglie leader di associazioni per aiutarli ad “irrobustirsi” ed acquisire capacità gestionali, di policy e di interlocuzione con il sistema sanitario sempre più avanzate, tra cui la materia delle gare...
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