Squadre multidisciplinari di specialisti che accompagnino il paziente per tutto il percorso diagnostico terapeutico e massimizzino le chance di guarigione, ciascuno con la propria expertise. Già istituzionalizzate in alcuni paesi, la proposta ALTEMS è di farle divenire una realtà diffusa in tutti i centri oncologici del paese, con la speranza che in futuro entrino a far parte dei LEA e che ciascun paziente abbia accesso a cure eccellenti ovunque si trovi nel paese.
Diverse evidenze scientifiche hanno comprovato l’efficacia di un ‘tumor board’, una squadra di specialisti, ‘al servizio’ dei pazienti con tumore, in grado di attuare un programma diagnostico/terapeutico specifico per ciascun paziente e massimizzarne le chance di guarigione. In Italia il lavoro in “team”, soprattutto in oncologia, si sta diffondendo rapidamente anche se, purtroppo, a macchia di leopardo e con modalità diverse tra centro e centro.
È quanto spiegato dal professor Americo Cicchetti, direttore dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Roma, promotrice, in occasione del Decennale della sua istituzione, dell’iniziativa di diffusione di uno “statement” sull’argomento, volto a portare all’attenzione delle istituzioni del Ssn e a quelle politiche, l’esigenza di diffondere a tutto il territorio italiano il team board, fino ad arrivare ad identificare un adeguato percorso normativo, istituzionale e scientifico per ‘istituzionalizzarlo’ a livello nazionale.
L’iniziativa, presentata giovedì 12 settembre nell’Auditorium della Sede di Roma (L. go F. Vito, 1), è nata in collaborazione con FAVO - in rappresentanza di oltre 500 Associazioni di pazienti oncologici operanti in tutta Italia, Cittadinanzattiva, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e ricercatori di Alleanza contro il cancro, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale, Humanitas University, Asl di Reggio Emilia, IRCCS Istituto in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia.
In Francia dal 2003, grazie al Plan Cancer 2003-2007, è reso obbligatorio il parere del tumor board a garanzia della gestione multidisciplinare del caso clinico; il Sistema Sanitario Nazionale britannico oltre ad istituzionalizzare un simile obbligo, ha investito nella definizione di linee di indirizzo chiare per la strutturazione e il funzionamento dei team multidisciplinari.
Il Ssn Italiano, sottolinea il professor Cicchetti, ha l’esigenza di adottare tutte quelle politiche in grado di conciliare l’accessibilità alle cure delle persone affette da cancro e la sostenibilità economica del sistema stesso: ciò impone da una parte un’analisi e una valutazione dei volumi di patologia e delle risorse richieste e dall’altra un’organizzazione in grado di facilitare la presa in carico multidisciplinare della persona malata e la gestione integrata di terapie volta a una sempre maggiore personalizzazione delle cure.
Iniziativa per la diffusione del tumor board per la gestione multidisciplinare della persona affetta da patologia oncologica
Call For Action
Roma, 12 settembre 2019
Premesse
Tutto ciò premesso:
I firmatari di questo “statement” si impegnano a portare all’attenzione delle istituzioni del SSN e a quelle politiche, in particolare, queste esigenze affinché si possa identificare un adeguato percorso normativo, istituzionale e scientifico per il conseguimento dei punti di cui sopra.
Iniziativa promossa dall’ Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari in occasione del Decennale della sua istituzione, Roma 12 Settembre 2019.
Americo Cicchetti (Economia, Università Cattolica del Sacro Cuore - ALTEMS)
Francesco De Lorenzo (Presidente FAVO)
Ruggero De Maria (Patologia Generale, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS)
Antonio Gasbarrini (Gastroenterologia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS)
Antonio Gaudioso (Cittadinanzattiva)
Marco Montorsi (Chirurgia, Istituto Clinico Humanitas)
Alessandro Morabito (Oncologia, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale)
Nicola Normanno (Oncologia e biologia cellulare, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale)
Francesco Perrone (Oncologia, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale)
Teresa Petrangolini, (Patient Advocacy LAB, ALTEMS)
Carmine Pinto (Oncologia, Asl di Reggio Emilia, IRCCS Istituto in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia)
Giovanni Scambia (Ginecologia Oncologica, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS)
Giampaolo Tortora (Oncologia medica, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS)
Vincenzo Valentini (Radioterapia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS)
Definizione di Tumor Board
A tumor board is a group of doctors and other health care providers with different specialties that meets regularly at the hospital to discuss cancer cases and share knowledge. The board's goal is to determine the best possible cancer treatment and care plan for an individual patient.
American Society of Clinical Oncology (www.cancer.net)
Definizione di tumor board review
Tumor board review is conducted when teams of expert physicians meet to review and discuss complex patients with a diagnosis of cancer. It is a treatment planning approach in which a number of doctors who are experts in different medical specialties review and discuss the medical condition and treatment options of a patient. In cancer treatment, a tumor board review may include that of a medical oncologist (who provides cancer treatment with drugs), a surgical oncologist (who provides cancer treatment with surgery), and a radiation oncologist (who provides cancer treatment with radiation).
National Cancer Institute, NIH, USA
Definizione di community of practice
Communities of practice are groups of people who share a concern or a passion for something they do and learn how to do it better as they interact regularly.” Note that this allows for, but does not require intentionality.
E. Wenger, Communities of practice: learning, meaning and identity, Cambridge University Press, New York 1998
Di Americo Cicchetti, Direttore ALTEMS