Cultura tecnologica a sostegno della salute al Convegno AIIC 2022

“Oggi si deve parlare di tecnologie per la salute non racchiudendo il discorso all'interno del puro ambito dei responsabili organizzativi, politici, clinici ed economici della sanità, ma ampliando il dialogo e coinvolgendo in misura diretta proprio le voci dei pazienti, delle loro associazioni, dell'attivismo civico”. 

Con queste parole il presidente dell'Associazione Italiana Ingegneri Clinici AIIC, Umberto Nocco, ha introdotto il workshop “Parliamoci e costruiamo, cittadini e professionisti in dialogo sul tecnologie e sanità nella prospettiva del PNRR”, incontro nel programma del Congresso annuale dell'ingegneria clinica italiana 2022 dal titolo Oltre il PNRR: verso una cultura tecnologica a sostegno della salute, tenutosi dal 12 al 15 giugno scorso a Riccione.


Alla sessione hanno partecipato alcuni tra i rappresentanti più dinamici del mondo dell'associazionismo in rappresentanza di ambiti e patologie differenti, accomunati dalla necessità di dare voce ai bisogni dei pazienti proprio all'interno dello sviluppo intenso delle nuove tecnologie healthcare, della loro diffusione e della loro messa a fattor comune su tutto il territorio nazionale...

 

Secondo Rosanna D'Antona (Europa Donna) oggi occorre capire bene quale sarà l'apporto delle tecnologie all'interno della sanità di prossimità, che è uno degli approcci centrali del nuovo scenario del PNRR, in superamento della concezione ospedalo-centrica. “Credo sia importante che in ogni caso le tecnologie possano essere sostenibili, accessibili, correttamente comunicate e rendicontabili” ha sottolineato D'Antona, questo affinché avvenga un reale cambiamento di passo del SSN.

 

“In ogni caso”, ha dichiarato Italia Agresta (Vicepresidente APMAR, malati reumatici), occorre “che al centro dell'innovazione tecnologica ci sia il benessere delle persone e dei malati: per questo occorre che proprio questi soggetti non siano esclusi dalla programmazione e dalla progettazione”.

 

In merito Cittadinanzattiva ha sottolineato una domanda, per voce di Anna Baldini (referente regionale Emilia-Romagna): “chi è stato interpellato tra i cittadini per capire quali risorse sono utili per i bisogni della popolazione?”. Il rischio è evidente: che la “rivoluzione tecnologia e digitale, a cui partecipa anche la telemedicina, sia realizzata e poi calata sul tessuto sociale senza un preventivo ascolto dei reali bisogni di salute a cui le tecnologie dovrebbero rispondere”.

 

Per questo, ha concluso Teresa Petrangolini (Patient Advocacy Lab), occorre che non si sprechi “l'occasione di inserire il mondo dei cittadini all'interno della programmazione. I percorsi di ascolto dei cittadini, il loro coinvolgimento nei momenti decisionali è oggi più che mai centrale e strategico. Per questo risulta naturale pensare ad un'alleanza tra cittadini e professionisti che rappresentano la competenza specialistica in questo settore, al fine di una costruzione robusta fin dalle radici della via italiana alla sanità digitale”.

 

Walter Gatti Giornalista

 

 

 

Al convegno annuale dell'ingegneria clinica italiana hanno partecipato anche Walter Ricciardi ed Americo Cicchetti: quest'ultimo con un intervento inserito all'interno del Focus HTA, una mezza giornata specifica dedicata alla valutazione delle tecnologie per la salute.

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