Webinar informativo | mercoledì 21 maggio, ore 16:00 - 17:00
Nel panorama complesso e sempre più regolamentato della ricerca clinica moderna, lo Study Coordinator svolge un ruolo centrale e multifunzionale. È il responsabile della gestione operativa dello studio clinico sul campo, coordinando le attività quotidiane, assicurando il rigoroso rispetto dei protocolli, garantendo la qualità e l’integrità dei dati raccolti, e fungendo da collegamento tra sponsor, team clinico e gli altri soggetti coinvolti nel processo di ricerca. Il suo compito è anche quello di ottimizzare tempi e risorse, assicurando che ogni fase dello studio venga svolta nel pieno rispetto delle normative vigenti, contribuendo così al buon esito della sperimentazione e, in ultima analisi, alla sicurezza dei pazienti coinvolti.
Ma chi è esattamente lo Study Coordinator e quali qualità e competenze deve possedere per affrontare un ruolo così cruciale?
Generalmente, lo Study Coordinator è un professionista con una solida formazione in ambito sanitario o scientifico — come biologia, infermieristica, farmacologia o discipline correlate — e con esperienza diretta nella gestione di studi clinici o nella ricerca scientifica. Questa figura possiede competenze multidisciplinari che spaziano da aspetti normativi e organizzativi a quelli tecnici e comunicativi, indispensabili per coordinare efficacemente tutte le fasi dello studio e collaborare con team multidisciplinari, sponsor e centri di ricerca. Inoltre, deve dimostrare capacità di problem solving, attenzione al dettaglio e un forte orientamento al lavoro di squadra, poiché funge da vero e proprio punto di riferimento per tutte le parti coinvolte.
Se è così importante, perché la figura dello Study Coordinator non ha ancora ottenuto un riconoscimento formale e uniforme nel sistema sanitario italiano?
Questa mancanza di riconoscimento riflette una lacuna normativa e organizzativa che limita il pieno sviluppo e valorizzazione della professione. In molti casi, infatti, il ruolo dello Study Coordinator viene svolto con molte responsabilità ma senza una definizione chiara di competenze, responsabilità e status professionale. Tale situazione può influire negativamente sulla qualità degli studi clinici e sulla motivazione stessa di chi ricopre questa posizione.
Quali passi si stanno compiendo per colmare questa lacuna e quali opportunità si prospettano?
Per rispondere a queste sfide, il nostro webinar nasce nell’ambito delle attività del Laboratorio ALTEMS sul Management delle Sperimentazioni Cliniche — un Think Tank nazionale nato durante la pandemia di COVID-19 che ha come obiettivo proprio l’innovazione e la valorizzazione della ricerca clinica in Italia. L’evento vuole essere un’occasione di confronto e approfondimento sulle competenze, responsabilità e prospettive dello Study Coordinator, favorendo un dialogo costruttivo tra istituzioni, mondo accademico, associazioni di categoria e professionisti.
In che modo la proposta di legge presentata recentemente in Senato incide su questo percorso di riconoscimento e sviluppo professionale?
Il webinar acquisisce un valore particolare alla luce della recente presentazione in Senato, avvenuta il 12 febbraio 2025, di una proposta di legge dedicata alla definizione ufficiale della job description e al riconoscimento giuridico dello Study Coordinator. Durante l’incontro, esperti istituzionali, rappresentanti di categoria e professionisti impegnati sul campo discuteranno le principali strategie per valorizzare e legittimare questa figura, aprendone la strada verso un riconoscimento stabile e diffuso, che ne rafforzi la centralità nel sistema della ricerca clinica italiana.
Con la partecipazione di:
Questo evento rappresenta un’opportunità fondamentale per riflettere su un tema cruciale per il futuro della ricerca clinica in Italia, promuovendo professionalità riconosciute, elevati standard di qualità, etica e processi innovativi nella gestione delle sperimentazioni cliniche, con un impatto positivo sia per i pazienti che per l’intero sistema sanitario nazionale.