Rendere il Servizio sanitario nazionale più inclusivo, equo e realmente accessibile è una delle sfide più urgenti per il sistema salute. Le disuguaglianze territoriali, la complessità dei percorsi di cura e le difficoltà di accesso ai servizi rischiano infatti di accentuare le fragilità esistenti, colpendo in particolare le persone più vulnerabili. In questo contesto, il ruolo delle associazioni di pazienti si conferma strategico per orientare le scelte e riportare al centro i bisogni reali dei cittadini.
Da questa visione nasce il Patient Advocacy Network (PAN), promosso dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che da dieci anni rappresenta uno spazio stabile di dialogo tra advocacy, istituzioni e professionisti della sanità. Un percorso sostenuto anche dal contributo incondizionato di AstraZeneca, a supporto di un confronto indipendente e qualificato sui temi chiave del sistema sanitario.
L’11 e 12 novembre scorso, a Roma, si è svolta la X edizione del PATIENT ADVOCACY NETWORK, dedicata a “Inclusione, equità e accesso alle cure”, con la partecipazione di venticinque rappresentanti di associazioni di pazienti. I lavori, articolati in gruppi di confronto e momenti di dialogo con interlocutori istituzionali e del mondo sanitario, hanno permesso di condividere esperienze, criticità e proposte operative.
Tra i principali temi emersi, la necessità di rafforzare la governance del sistema sanitario, rendendola più chiara, coordinata e orientata ai risultati, insieme a modelli organizzativi più omogenei in grado di garantire continuità assistenziale e trasparenza decisionale. Centrale anche il ruolo della comunicazione, indicata come leva fondamentale per avvicinare cittadini e servizi attraverso informazioni semplici, accessibili e coerenti.
Ampio spazio è stato dedicato all’accesso alle cure e alla presa in carico, con l’esigenza di percorsi più integrati e meno frammentati. In questo quadro, le Case di Comunità sono state riconosciute come una risorsa strategica per rafforzare la sanità di prossimità e l’integrazione tra ambito sanitario e sociosanitario. Trasversale a tutte le riflessioni, infine, il tema delle professioni sanitarie: la carenza di personale e la valorizzazione delle competenze restano nodi centrali, che richiedono investimenti mirati su persone, organizzazione e sviluppo professionale.