22 dicembre 2025

Il lavoro di un anno per un Advocacy efficace

A fine anno è doveroso per rispetto nei confronti di chi ha fiducia in quello che fa il Patient Advocacy Lab, siano esse associazioni civiche, istituzioni, aziende private, i professionisti della sanità, rendere conto del lavoro svolto per ricominciare

poi un 2026 ricco di idee ed energie.

 

di Teresa Petrangolini, Direttore del Patient Advocacy Lab

Nel resoconto del 2025 sono messi in evidenza tutti i filoni nei quali siamo stati impegnati, dalla ricerca sui valori condivisi delle associazioni all’impegno nelle Regioni e nelle istituzioni nazionali. 
Tra queste, particolare rilievo lo hanno sicuramente avuto la realizzazione della VII annualità del Master in Patient Advocacy Management che è arrivato alla soglia delle 200 persone formate cosi come è proseguito quello internazionale, la conclusione dei corsi ESTAR in Toscana sulla partecipazione delle associazioni ai procurement sanitario, che ha già consentito la presenza di rappresentanti dei pazienti nei percorsi di gara per presidi sanitari nel campo della sordità e del diabete, per non citare l’avvio di progetti di sanità partecipata in Calabria, Sardegna ed Abruzzo.

 

Un rilievo particolare ed inedito lo ha avuto la realizzazione del “Giubileo dell’Advocacy dei pazienti” un momento di confronto importante tra le associazioni ed i loro stakeholder che la Conferenza Episcopale Italiana ha voluto organizzare attorno al tema della costruzione della speranza.
 

Ciò che da forza alle attività che vengono condotte sono la presenza concreta ed il continuo confronto con le associazioni mediante il Focus Group e la Comunità di pratiche (il COPPAL) degli ex alunni, che dopo un lavoro nel corso dell’anno, si sono ritrovate alla Summer School di settembre, nella cornice di un posto da favola come il Castello di Santa Severa in provincia di Roma. Condivisione, confronto, maturazione di competenze, networking, tutti elementi che sono alla base del lavoro del PAL. A tutto questo si sono aggiunti i rapporti di collaborazione con importanti soggetti istituzionali come AIFA, AGENAS, SiHTA, Ministero della Salute, Università Bocconi.

Per il prossimo anno vorremmo affiancare ai nostri programmi ad alcuni importanti obiettivi, strettamente legati alla crescita del mondo associativo, che sempre più spesso è chiamato ad misurarsi con alti livelli di interlocuzione sulle politiche sanitarie. Tra questi temi, che saranno affrontati con una metodologia di PEER LEARNING cioè sia di apprendimento tradizionale sia mediante le buone pratiche di alcune associazioni, rivestiranno particolare importanza la raccolta fondi e quindi la capacità di crescere in questo settore, la comunicazione come leva fondamentale per rafforzare una presenza efficace e “visibile”, la produzione di dati e di patient evidence che rappresenta una delle sfide più importanti per far valere il punto di vista dei pazienti nelle diverse politiche sanitarie.
 

Quindi andiamo avanti con un ottimismo razionale, che non ci fa nascondere le difficoltà (che sono tante, interne ed esterne) ma che non perde di vista la fiducia nella grande capacità delle persone di costruire advocacy in qualunque situazione sia dato loro di vivere.