Quelli passati insieme a Treviso sono stati giorni di confronto, riflessione e conoscenza. Fondamentale la cooperazione fra Associazioni di Pazienti e decisori per consolidare e sperimentare sempre più efficaci azioni congiunte.
di Silvia Tonolo, Presidente ANMAR e A.Ma.R.V.
Non sempre un’Associazione riesce ad arrivare ad interloquire con l’istituzione, con l’Assessore o un Direttore Generale della Salute. In quei 3 giorni ne abbiamo viste di persone che contano e per noi presidenti, volontari di associazione che abbiamo potuto ascoltarli, parlargli, chiedere, avere delle risposte concrete o anche condividere un pranzo in un momento conviviale e informale, quella di Treviso è stata una straordinaria opportunità. Abbiamo potuto toccare con mano l’importanza di fare rete per portare avanti istanze, necessità, bisogni di pazienti con patologie croniche ma anche sentirsi di supporto ai decisori su quelle scelte che tendono al miglioramento del servizio sanitario, perché sia virtuoso e sostenibile e sempre più a misura di paziente, per una presa in carico a 360 gradi. L’incontro con Luciano Flor, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova, è stato molto fruttuoso, ha proposto la creazione di un tavolo con tutte le Associazioni di Pazienti presenti per la condivisione di bisogni e problematiche comuni.
Sollecitato su vari temi, ritiene fondamentale il coinvolgimento delle Associazioni di Pazienti nei tavoli regionali, perché il vissuto riesce a portare a galla questioni che spesso chi decide non ha davvero sott’occhio.
“Aggregazione informale di attori che, in determinati contesti sociali ed organizzativi, si costituiscono spontaneamente attorno a pratiche di lavoro comuni nel cui ambito sviluppano solidarietà organizzativa sui problemi, condividendo scopi, saperi pratici, significato, linguaggi e generando, per questa via, forme di strutturazione dotate di tratti culturali peculiari e distintivi.” (Wenger, 1998)
Questa frase è una frase che mi ha aiutato molto nella collaborazione con le altre Associazioni, come presidente di ANMAR mi ha stimolata nella crescita personale, nei rapporti e nel dialogo con le Istituzioni che negli anni mi sono creata e consolidato. Durante l’incontro con Flor ho voluto esprimere con determinazione quanto condividere scopi, conoscenze, problematiche, linguaggi possa solo essere di aiuto e di supporto alle Istituzioni. La sua disponibilità, devo dire rara, è stata il segnale di un’insperata apertura verso la condivisione, verso la collaborazione e verso la creazione di gruppi di lavoro a livello regionale per dare spazio e voce alle Associazioni.