Il concetto di umanizzazione dei servizi sanitari si rivolge alla complessità della persona, prestando particolare attenzione alle sue dimensioni fisiche, emotive, psicologiche. In Italia di umanizzazione in ambito sanitario si parla dal 1992 con il Decreto Legislativo del 30 dicembre n. 502, che introduce il principio del costante adeguamento delle strutture e delle prestazioni alle esigenze dei cittadini utenti preordinando allo scopo uno specifico sistema di indicatori per la valutazione delle dimensioni qualitative del servizio, riguardante la personalizzazione e l’umanizzazione dell’assistenza, il diritto all’informazione, alle prestazioni alberghiere, nonché l’andamento delle attività di prevenzione delle malattie.
Il nostro sistema sanitario deve aumentare la propria sensibilità nei confronti dell’umanizzazione delle cure, con una sempre maggiore consapevolezza che un’organizzazione sanitaria si misura non solo con l’efficienza economica, con l’efficacia degli esiti, con la disponibilità di innovazioni assistenziali, tecnologiche e terapeutiche, ma anche con la capacità di accogliere i pazienti nella loro interezza, con tutte le loro esigenze psicologiche e sociali.
Si è partiti dalla fotografia scattata dal progetto di ricerca “La valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero” effettuata da AGENAS nel biennio 2017-2018 (che ha preso in esame ben 12 aspetti). Tale ricerca ha assegnato alle strutture, oggetto dell’indagine, un punteggio da 1 a 10 e la media si è attestata sul valore 7, e da ciò emerge che l’umanizzazione delle cure non è un concetto astratto, un principio di buona volontà, ma un percorso ben preciso con obiettivi concreti e misurabili che, se si vogliono affrontare, rendono necessario il dotarsi degli strumenti (umani, tecnologici, di marketing, infrastrutturali) idonei a poter dichiarare sostanzialmente di essere in linea con le indicazioni AGENAS.
Sempre di più, inoltre, i piani di miglioramento, coerenti con i percorsi di umanizzazione delle cure, verranno verificati nell’ambito del percorso di rinnovo di accreditamento istituzionale delle singole Aziende.
Alla luce di ciò diventa indispensabile, per le strutture di ricovero e cura, avvalersi delle competenze di risorse, che abbiano ben chiaro COSA e COME fare al fine di garantire la realizzazione di processi e percorsi efficaci ed efficienti con l’indispensabile attenzione verso il conto economico e l’utilizzo delle nuove tecnologie per poter progettare in autonomia, percorsi di formazione digitale atti a garantire un’istruzione efficace, nell’ambito di una necessaria azione di rinnovamento organizzativo, strutturale e metodologico.
Il Corso è rivolto a operatori del settore sanitario, in possesso di diploma di laurea (Diploma Universitario, laurea triennale, laurea vecchio ordinamento, laurea a ciclo unico, laurea specialistica, laurea magistrale), che, per ragioni professionali e/o interesse culturale, intendano qualificare o riqualificare le loro competenze in materia di umanizzazione delle cure e a neolaureati (laurea triennale, laurea a ciclo unico, laurea specialistica, laurea magistrale), che intendano accrescere le proprie competenze nell’ambito dell’umanizzazione delle cure, al fine di proporsi (in qualità di dipendente o consulente) alle Aziende Sanitarie per costruire percorsi finalizzati a creare una cultura collaborativa e di rispetto, umanizzando il rapporto tra il gruppo di operatori sanitari con l’obiettivo di creare un luogo di convivenza basato su relazioni positive e un ambiente sereno e accogliente per chi ha bisogno di informazioni, cure, conforto, sostegno.