La patient Advocacy, nella mia esperienza, è stata sempre un’esigenza personale.
Dopo il periodo successivo alla diagnosi di malattia reumatica ho sentito fortemente il desiderio di prodigarmi affinché le esperienze negative che avevo vissuto da paziente non dovessero accadere anche ad altre persone, soprattutto nei giovani.
Quel senso di isolamento e frustrazione è un ricordo che mi porto fortemente dentro, nel lavoro di tutti i giorni.
Da qui è nata la necessità di entrare nel mondo dell’associazionismo sanitario, per aiutare chi, come me, stava avendo esperienze simili.
Tuttavia, mi rendevo conto, che quello che potevo imparare individualmente, da autodidatta, non bastava, e sentivo il bisogno di qualcosa che mi permettesse di apprendere e di dare di più nel contesto in cui mi trovavo ad operare.
Con mia somma gioia, la partecipazione al Master in “Patient Advocacy Management” mi ha dato molto più di quello che potessi immaginare.
Non solo ho acquisito le conoscenze di cui avevo bisogno per capire meglio la realtà in cui ero inserita, ma anche la società che mi circonda. Inoltre sia gli insegnanti che i miei colleghi di corso sono stati una fonte di ispirazione, competenza ed umanità.
Il continuo confronto e supporto che si è verificato durante tutto il percorso, ed anche in seguito, mi ha permesso di crescere sia a livello personale che professionale, dandomi una nuova consapevolezza di chi e cosa volessi essere.
Grazie sia alle lezioni frontali, che alle esercitazioni pratiche, effettuate in aula, ho potuto approfondire temi che da sempre erano stati d’interesse per me, dall’organizzazione, alla leadership, al crowdfunding, alla comunicazione, all’engagement, ecc...
Per non parlare delle preziose testimonianze a cui abbiamo assistito durante il corso, che ci hanno mostrato come le realtà presentate, siano cresciute e abbiano costruito qualcosa di significativo.
Sicuramente il master mi ha permesso di essere un’Advocate più matura e maggiormente consapevole rispetto a tutto il lavoro che è stato fatto ed a quello che ancora c’è da fare, guardando al futuro in un’ottica di collaborazione continua e proficua.