Valutazione HTA di  percorsi clinico assistenziali:
dialisi peritoneale vs emodialisi 


La Malattia Renale Cronica (MRC) rappresenta una delle sfide sanitarie più significative a livello globale, caratterizzata da un graduale deterioramento della funzione e della struttura renale.Questo processo porta a un accumulo di scorie nel sangue e aumenta il rischio di sviluppare gravi complicanze di salute. L'importanza di una diagnosi precoce e di un intervento tempestivo non può essere sottolineata abbastanza, poiché un approccio integrato che combini strategie farmacologiche e non farmacologiche è essenziale per gestire efficacemente la malattia. La crescente diffusione della MRC a livello mondiale evidenzia la necessità di intensificare la ricerca e le misure preventive.

In questo contesto, la dialisi peritoneale (PD) emerge come un'opzione terapeutica rilevante, che utilizza la cavità peritoneale per rimuovere le tossine e il liquido in eccesso. Le principali modalità di PD, ovvero la dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD) e la dialisi peritoneale automatizzata (APD), offrono vantaggi significativi, come la riduzione dello stress emodinamico e una maggiore flessibilità nella gestione del trattamento. In Italia, i sistemi APD attualmente disponibili, come il Homechoice Claria e il SleepSafe System, contribuiscono ad ampliare le opzioni per i pazienti, fornendo una valida alternativa all'emodialisi (HD), che richiede accesso vascolare e l'uso di un dializzatore.

Un interessante studio ha analizzato i costi e l'efficacia della PD rispetto all'HD utilizzando un modello di Markov a 4 stadi. I risultati hanno dimostrato come, dalla prospettiva sociale e mediante la metodologia dell'Activity Based Costing (ABC), la PD risulti essere significativamente più vantaggiosa in termini di costo (39.162,80 euro) ed efficacia (1,20 QALY) rispetto all’HD (48.021,82 euro e 0,94 QALY). Non essendo necessario calcolare l'ICER, la PD si è affermata come la strategia di trattamento dominante. Le analisi di sensibilità hanno ulteriormente supportato la solidità di tali risultati, rivelando che in una percentuale elevata delle simulazioni (78,70%), la PD è risultata una scelta costo-efficace, specialmente per valori prossimi alla soglia di costo-efficacia stabilita (30.000 euro/QALY).

Tuttavia, è emersa anche l'importanza di potenziare i servizi ambulatoriali per i pazienti in stadio avanzato di MRC, incoraggiando l'adozione di terapie dialitiche domiciliari e garantendo il supporto nel trasporto dei pazienti in PD tramite servizi gratuiti o rimborsabili. L'analisi di impatto sul budget (BIA) suggerisce che un incremento nell'uso della PD, rispetto all’HD, potrebbe tradursi in risparmi finanziari significativi nel medio termine. Questi risparmi raggiungono il loro apice nel quinto anno di analisi, con un risparmio per paziente stimato di 554,18 euro e un risparmio totale di 1.242,10 euro per paziente nell'arco del periodo esaminato.

In conclusione, la dialisi peritoneale si presenta come un'opzione terapeutica favorevole non solo per i vantaggi clinici e di qualità della vita offerti ai pazienti affetti da MRC, ma anche per il suo profilo economico, che giustifica un maggiore investimento e apertura nella sua implementazione come prima linea di trattamento. Questo report si propone di approfondire ulteriormente questi aspetti, offrendo un quadro chiaro e aggiornato sulla situazione attuale della MRC e delle strategie di trattamento disponibili.


 

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