Partecipazione dei pazienti, le risposte delle istituzioni e il lavoro del COPPAL

Negli ultimi mesi qualcosa sta avvenendo per rispondere alla richiesta delle associazioni dei pazienti e dei cittadini di essere coinvolti nei percorsi istituzionali di decision making sanitario

di TERESA PETRANGOLINI Direttore Patient Advocacy Lab

Sicuramente una spinta è stata data dall'entrata in vigore del Regolamento HTA (Health Technology Assessment) a gennaio 2025 in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea. Non c’è dubbio che i tempi sembrano essere maturi per fare un passo in avanti sul piano della partecipazione dei cittadini in ambito sanitario. Ma andiamo con ordine.


Il Parlamento: nel mese di luglio 2023 era stata depositato un disegno di legge su Disciplina della partecipazione delle associazioni di pazienti e delle organizzazioni di cittadini ai processi decisionali pubblici in materia di salute, a firma di ben 41 parlamentari di tutti gli schieramenti politici. Lo stesso contenuto della legge è stato riportato nei giorni scorsi in un emendamento alla legge di bilancio 2025. È un bel passo in avanti perché si indica in modo abbastanza perentorio il compito assegnato al Ministero della salute e ad AIFA di prevedere la presenza delle associazioni in tavoli e momenti istituzionali con l’indicazione di tempi e regole. Alcune cose contenute nel testo sono sicuramente da rivedere come l’obbligo per le associazioni di essere costituite da almeno dieci anni per poter partecipare, l’istituzione di un nuovo registro – l’ennesimo – per essere accreditati e una non chiara definizione dei conflitti di interesse. Detto questo è assolutamente positivo che ci si muova in questa direzione e, come il testo introduttivo al disegno di legge riconosce, merito ne hanno le tante associazioni civiche che si sono mosse in questa direzione.
Qui il
testo dell’emendamento e un mio articolo sulle cose da cambiare.

AIFA: ci si è sempre lamentati che AIFA non offrisse spazi partecipativi alle organizzazioni dei pazienti. Qualcosa sta avvenendo sicuramente anche sulla spinta del Regolamento Europeo HTA. Infatti nel regolamento del nuovo CSE (Commissione scientifico economica), previsto dalla riforma dell’Agenzia, per la prima volta è stato inserito un articolo, l’art. 11, in cui esplicita la facoltà di convocare in audizione associazioni maggiormente rappresentative in relazione alle materie trattate. Si tratta di una indicazione un po' vaga con impronta unidirezionale (perché le associazioni non possono chiedere di essere convocate?), ma come si dice in gergo “ci si può lavorare”.

 

AGENAS: l’Agenzia sta lavorando alacremente per dare attuazione al Regolamento Europeo HTA. Nell’ambito del Piano Nazionale HTA per i dispositivi medici 2023/2025 ha proceduto alla costituzione della Rete dei portatori di interesse (stakeholder network), organo consultivo rappresentativo degli stakeholder dell’HTA, nel quale sono state inserite undici organizzazioni civiche che ne avevano fatto domanda, rispondendo ai requisiti richiesti. Anche questo è un importante passo in avanti che sarà poi seguito dal coinvolgimento di un numero più ampio di organizzazioni via via che si avvieranno i veri e proprio percorsi di valutazione dei dispositivi medici innovativi sulle singole aree patologiche. Si tratta sicuramente di un adempimento dovuto ma rappresenta comunque uno spazio per far valere gli interessi di chi si rivolge al Ssn come utente/paziente/consumatore.

 

COPPAL: in questo quadro si è svolto, lo scorso novembre, nell’ambito di una delle tappe della ROAD MAP HTA 2025 di ALTEMS ADVISORY l’incontro finale del COPPAL, la comunità di pratiche degli ex alunni del PAL. Una cinquantina di leader di associazioni dei pazienti hanno lavorato nel corso dell’anno sul tema del patient involvement nei processi di valutazione delle tecnologie e hanno quindi presentato e validato uno statement con le priorità considerate essenziali per la facilitazione del dialogo tra organizzazioni e istituzioni. È risultato evidente come le indicazioni formulate non riguardino solo l’argomento specifico HTA, ma facciano emergere le precondizioni affinché sia possibile una collaborazione finalizzata alle esigenze dei pazienti. Qui di seguito il testo dello statement, che è stato mandato al Presidente di AIFA, al direttore di AGENAS e al Direttore della programmazione sanitaria ed edilizia del Ministero della salute.

 

                              

 

LE PRIORITÀ DI SANITÀ PARTECIPATA ALLA LUCE DEL REGOLAMENTO UE SULL’HTA

 

COPPAL – Comunità di pratiche del Patient Advocacy Lab

 

Le istanze emergenti da proporre alle Istituzioni (Ministero della Salute, AIFA, Agenas):

  • Creazione Banca-dati nazionale «dinamica» per accreditamento delle Associazioni Pazienti secondo criteri di accreditamento aggiornati
  • Creazione di un canale digitale come porta di accesso per presentare istanze
  • Collaborazione AGENAS-AIFA, onde evitare canne d’organo, sovrapposizioni, approcci divergenti
  • AIFA: Ufficio Relazioni e comunicazioni con le Associazioni Pazienti
  • Inserimento delle Associazioni Pazienti in un processo HTA nazionale con AIFA. In quali forme?
  • osservatori/collaboratori
  • chiedere collaborazione continua
  • non solo federazioni bensì anche micro-associazioni
  • Osservazione e partecipazione delle Associazioni Pazienti nei processi HTA in generale

Roma, 12 novembre 2024

 

TERESA PETRANGOLINI, Direttore del Patient Advocy Lab

 

                              

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